Per il Carnevale è tradizione in Basilicata preparare per i fusilli con ragù di carne aromatizzati con il rafano: una gustosa radice piccante molto usata che si estrae tra gennaio e marzo.







Ricette con farina di grano, con formaggio, con pomodori
I fusilli (fusidd’) sono un singolare formato di pasta della cucina lucana, realizzato a mano mediante il tradizionale rametto di ginestra, da tanto però sostituito da un “ferretto” a sezione quadrata da cui deriva anche il nome di maccheroni inferrettati. In Basilicata è tradizione fare i fusilli in casa ma questa ricetta è classica del carnevale. Un tour in Basilicata non può prescindere dal degustare questo particolare e succulento piatto.

Fusilli lucani con ragù, rafano e pecorino
Ingredienti
- 300 gr farina di semola
- 100 gr farina 00
- 1 nr uova
- qb acqua
- sale
- ragù di maiale o di agnello
- pecorino grattuggiato
- rafano grattuggiato
Istruzioni
- Mescoliamo le due farine e disponiamole a fontana sulla spianatoia. Impastiamo con acqua tiepida, un uovo intero e qualche pizzico di sale fino, quanto basta per ottenere una pasta soda, omogenea ed elastica; lasciamola riposare per qualche minuto sotto una zuppiera rovesciata per evitare che si secchi mentre si preparano i fusilli.
- Separiamo man mano pezzi di pasta di piccole dimensioni, arrotoliamoli allungandoli sotto le mani come se fossero serpentelli, infariniamoli e tagliamoli in tronchetti di 3-4 centimetri.
- Ricaviamo i fusilli appoggiando su ogni tronchetto il ferretto e facciamolo scorrere sotto le mani aperte muovendole avanti e indietro fino ad ottenere un maccherone lungo vuoto al centro.
- Sfiliamo ogni maccherone dal ferretto.
- Adagiamolo distanziato dagli altri preparati sulla spianatoia infarinata e lasciarli asciugare bene.
- Lessiamo al dente la pasta in abbondante acqua salata e condiamola con ragù di carne di maiale, di agnello o con semplice salsa di pomodoro e serviamo spolverizzando abbondantemente di pecorino grattugiato e rafano.
Note
- Preparare i fusilli anche il giorno prima per farli asciugare bene.
- Se non si dispone della radice fresca utilizzare le creme al rafano in commercio.
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