«La vendemmia 2020 è stata ottima», spiega Marco Calaon, Presidente del Consorzio Vini dei Colli Euganei. «Dal punto di vista agronomico, i sei mesi di siccità in primavera hanno fatto sì che il germogliamento non fosse importante e quindi che le quantità dell’uva non fossero eccessive. Le successive piogge e le temperature medie non alte fra giugno e luglio, hanno consentito una regolare maturazione dei grappoli. La qualità dell’annata si preannuncia interessante, dunque, grazie a uno sviluppo organolettico ottimale dell’uva ».
Anche il lavoro in cantina ha dato nel 2020 i suoi frutti e diverse aziende sono state premiate con importanti riconoscimenti. A partire dai Tre Bicchieri del Gambero Rosso 2021, attribuiti al Colli Euganei Cabernet Borgo delle Casette Ris. ’16 dell’Azienda Il Filò delle Vigne e al Colli Euganei Merlot Ris. ’15 dell’Azienda Vignalta.
Buoni anche i risultati al Concours Mondial de Bruxelles 2020, tenutosi a Brno in Repubblica Ceca, uno dei più prestigiosi concorsi vinicoli al mondo: il Colli Euganei Ottomano Rosso Riserva 2016 di Montegrande Cristofanon ha avuto la Gran Medaglia d’Oro e Cantina “Rivelazione Italia”, cioè il riconoscimento che va a vini che abbiano raggiunto il più alto punteggio in sette diverse categorie.
Medaglia d’Oro inoltre al Colli Euganei Riserva 2016 di Tenuta San Zibio e Medaglia d’argento al Fior d’Arancio secco 2019 e al Fior d’Arancio spumante 2019 di Cantina Colli Euganei.
Soddisfazioni anche al Decanter World Wine Awards (DWWA) altro concorso vinicolo fra i più autorevoli. Fior d’Arancio 2019 di Vigna Ròda, Alpianae Passito Fior d’Arancio 2016 di Vignalta e Animaversa Manzoni 2017 di Monteversa hanno meritato la medaglia d’argento. D+ Riserva 2016 di Maeli, Animaversa Rosso 2016 di Monteversa, Scarlatto 2016 di Vigna Ròda, Etymo 2016 di Zonin e Infinito 2015 di Maeli hanno ottenuto la medaglia di Bronzo.
Nella selezione di VeronaFiere Five star wines 2021, ben 13 etichette dei Colli Euganei si sono classificate con un punteggio oltre il 90 e pertanto sono pubblicati nella Guida 5StarWines – The Book e sono inseriti con tasting notes e punteggio nel Catalogo Vinitaly Directory e nell’App Vinitaly.
Nel Concorso Enologico “Premio Qualità Italia“, che ha lo scopo di valorizzare le eccellenze italiane attraverso una degustazione alla cieca da parte di una commissione di esperti provenienti da diverse Regioni, il Colli Euganei Fior d’Arancio DOCG di Terre Gaie ha vinto nella categoria Vini Spumanti Bianchi Dolci VSQ, DOC VSQ, IGT VSQ; il Parco del Venda Colli Euganei Fior d’Arancio DOCG Passito 2018 di Vitivinicola Parco del Venda ha vinto nella categoria Vini Passiti DOC
In ottobre, inoltre, è arrivato per la Cantina Colli Euganei un premio diverso, il Travel Food Award 2020 come miglior destinazione enogastronomica, dato dal GIST, Gruppo Italiano Stampa Turistica ad un progetto di marketing territoriale. La Cantina, infatti, ha realizzato una bottiglia solidale a etichetta Vò di Serprino Spumante Doc Colli Euganei e di Rosso Doc Colli Euganei. Per ogni bottiglia venduta, un euro viene destinato all’Università di Padova e all’equipe del Professor Andrea Crisanti a sostegno della ricerca scientifica nella lotta contro il Covid-19, mentre 10 centesimi vanno al Comune di Vo’ per la promozione turistica. Si tratta quindi di un riconoscimento alla capacità di trasformare il dramma collettivo di Vò e delle cantine dei Colli Euganei, duramente colpiti dall’emergenza sanitaria, in una grande opportunità.
L’importanza del vino dei Colli Euganei è dunque in netta crescita. «L’areale vitivinicolo è, a livello pedoclimatico e ampelografico, uno dei più interessanti d’Italia», sostiene Francesco Saverio Russo, wine blogger di wineblogroll.com. «Dalle vulcaniti acide ai terreni marnosi, passando per i terreni argillosi ricchi di scaglia rossa, queste zone vantano, in base alle esposizioni, una vocazione innata per la coltivazione di varietali autoctoni e alloctoni dai quali, oggi, vengono prodotti vini sempre più consapevoli e identitari. Questa grande varietà si traduce in una produzione variegata, motivo di grande interesse per chi, come me, scrive di vino. Visitando vigne e cantine e confrontandomi con vignaioli e produttori ho compreso quanto il Moscato (giallo e bianco) da un lato e i “bordolesi” dall’altro siano i due focus con cui il territorio riesce ad esprimersi con maggior nitidezza. Il mio auspicio è che i Colli Euganei possano trovare quanto prima l’attenzione che meritano. L’unicità e la qualità sono palesi: con una maggior fiducia nei propri mezzi, sono certo che il prossimo anno sarà l’anno dei Colli Euganei».