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Tagliatelle all'aglianico con agnello
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Tagliatelle all'Aglianico con agnello

Le tagliatelle all'Aglianico con agnello abbina la tradizione della pasta fatta in casa del sud (tagliatelle) alla carne di agnello e al vino Aglianico del Vulture. Un connubio vincente e gustoso.
Preparazione35 minuti
Cottura40 minuti
Tempo totale1 ora 15 minuti
Portata: Primi piatti
Cucina: Cucina lucana
Keyword: primi piatti sfiziosi, primi piatti veloci
Servings: 4 persone

Ingredienti

  • 300 gr. Tagliatelle
  • 500 gr. Agnello
  • 1 nr Cipolla rossa di Tropea
  • 1 spicchio Aglio
  • 1/2 bicchiere Vino Rosso Agliano del Vulture
  • q,.b. Olio di Oliva extra vergine
  • q.b. Sale
  • q.b. Pepe
  • qualche bacca Ginepro
  • 1 rametto Timo

Istruzioni

  • Disossare il cosciotto di agnello, tritare grossolanamente a coltello metà della polpa e conservare il resto per un'altra preparazione.
  • Frantumare le ossa e tostarle in forno, poi metterle in un pentolino coperte di acqua e farle bollire per circa mezzora scoperte. Il liquido si deve ridurre a circa un terzo del volume iniziale e va raccolto, scolando bene le ossa, mediante un setaccio o un colino: in questo modo si otterrà un fondo bruno di agnello che servirà a insaporire il sugo.
  • Tritare la cipolla, uno spicchio d'aglio e farli "sudare" molto dolcemente in una larga padella con un filo d'olio; aggiungere la polpa di agnello tritata e far rosolare a fuoco vivo.
  • Sfumare con mezzo bicchiere di vino, aggiungere sale, pepe, un rametto di timo e quattro bacche di ginepro.
  • Dopo 5 minuti circa, calate la pasta.
  • Dopo altri 5 minuti circa aggiungere al sugo di agnello il fondo bruno, ancora un rametto di timo e le prugne secche tagliate a pezzettini.
  • Scolare la pasta, ritirandola un paio di minuti prima del tempo suggerito sulla confezione e passarla in padella per farla saltare a fuoco vivace insieme al condimento. Servire fumante.
    Tagliatelle all'aglianico con agnello

Note

Aglianico del Vulture

Definirlo solo vino sarebbe riduttivo. L’Aglianico è anche e soprattutto storia di  un popolo e di un luogo dall’identità forte e decisa, proprio come i suoi vini.  Vitigno tardivo che ha bisogno di lungo tempo e climi adatti per arrivare alla giusta maturazione, l’Aglianico ha trovato un habitat ideale sui terreni di un vulcano spento da millenni: il Vulture, che si innalza austero e solenne nella punta a nord della Basilicata al confine con Puglia e Campania.  Portato in Italia dai greci, con il nome di Hellenica, i romani lo chiamarono Ellenico e lo usarono per migliorare la qualità del Falerno un vino molto amato dai poeti dell’epoca. Nel XV secolo sotto la dominazione degli Aragonesi è stato denominato Aglianico. Con il suo colore rosso rubino, il profumo fragrante e vinoso, il sapore asciutto, sapido e armonico, da allora non ha smesso di conquistare i palati più esigenti e un posto d’onore tra i migliori vini italiani.